Da qualche tempo a questa parte seguo la pagina Facebook Data Science. Si possono trovare diverse analisi statistiche che mirano a valutare il comportamento social degli utenti su Facebook. Come sono fatti questi studi? Beh, semplice: tramite l’enorme mole di dati che produciamo durante il normare utilizzo dei social network.
Ovviamente i dati analizzati sono anonimi ma sufficienti a fare piccole/grandi ricerche. Una di queste [1], ad esempio, analizzava l’andamento temporale dello scambio reciproco di post sulle timeline Facebook di due persone in procinto di diventare una coppia. Il campione di utenti aveva rilasciato informazioni sulla propria situazione sentimentale, passando da “Single” a “Impegnata/o”, ed aveva inserito una data d’anniversario. Ecco cosa è venuto fuori dall’analisi quantitativa.
In ascissa il tempo espresso in giorni, mentre in ordinata vi è rappresentato il numero medio di post scambiato tra gli utenti, osservato al giorno d. Gli autori distinguono:
- d < 0 d-simo giorno prima della relazione;
- d = 0 inizio delle relazione;
- d > 0 d-simo giorno della relazione in corso;
Prima della relazione si nota un trend in costante incremento, non ingente né rapido ma nitido. Si tratterebbe del periodo di corteggiamento e si arresta bruscamente nel momento in cui si concretizza la relazione. Presumibilmente – osserva la ricerca – accade perché la coppia si dedica di più alle interazioni off line (e aggiungerei: beh, meno male!). Ma non finisce qui: la ricerca riporta anche un’analisi semantica dei post (scritti in lingua inglese). Guardate il seguente grafico.
L’analisi è svolta analizzando le occorrenze di termini positivi (es.”love”, “nice”, “happy”, ecc.) che appaiono nel testo, rispetto a quella di termini negativi (like “hate”, “hurt”, “bad”, ecc.). Ebbene, come vedete nel grafico, i messaggi subiscono un brusco incremento verso la positività appena dopo l’inizio della relazione, per poi mantenersi più o meno costanti su questi livelli.
Insomma: a cavallo dell’inizio di una relazione, il comportamento social sembra seguire dei pattern ben precisi, perlomeno per chi rendere disponibile questo genere di informazioni su Facebook, e – aggiungo io – probabilmente è più incline di altri ad affidare ai social una parte rilevante della propria sfera personale.
Personalmente tendo ad essere molto riservato, per cui mi ritrovo un po’ al di fuori di questi schemi, e voi? Ce ne sarebbero di cose da dire, sopratutto al di fuori del dominio tecnico. Ma visto che non è questo lo scopo di Science4Fun, lascio ulteriori considerazioni come esercizio per il lettore. 😀
A presto,
A.