Un film dura più al cinema o in TV?

Nel mondo cinematografico c’è una verità sconvolgente: lo stesso identico film, senza tagli né modifiche, ha una durata diversa a seconda che lo si veda al cinema o in televisione. Ad esempio, Harry Potter e la pietra filosofale (2001) visto al cinema dura 152 minuti, invece in TV ne dura circa 147. A dispetto del titolo, non si tratta di una magia. Eppure il film è identico! Come è possibile?

La risposta è nel nuovo video di Science4Fun (in collaborazione con Stefano Melis di Discovering VFX).

Da sempre l’illusione del movimento viene creata con una veloce successione di immagini statiche.

Muybridge_race_horse_animated

Che siano impresse chimicamente su pellicola, o che siano digitali, si chiamano fotogrammi (o frame). La frequenza con la quale passano sullo schermo si chiama frame rate, si misura in frame per secondo e si abbrevia con fps. Ok ma, perché Harry Potter in TV dovrebbe durare di meno?

Nei primi decenni del ‘900 la cinematografia era un territorio inesplorato e soprattutto sperimentale. Non c’era uno standard di frequenza di ripresa né di proiezione! Le cineprese erano azionate tramite una manovella, la velocità della pellicola dipendeva dalla mano dell’operatore e raggiungeva a stento i 15fps. Quando poi il film raggiungeva la sala di proiezione, la pellicola veniva proiettata ad una cadenza arbitraria, a seconda del mood che il proiezionista sceglieva. I film muti per esempio venivano spesso accelerati rispetto alla frequenza con cui erano girati, per attenuare la scattosità dei movimenti causata dal basso frame rate, chiamata in gergo “judder”.

Negli anni ’20 però faceva il suo ingresso il sonoro, che veniva inciso direttamente sulla pellicola. A questo punto la variabilità del frame rate non era più tollerata. Confrontando le best practice dell’epoca, si decise che lo standard cinematografico doveva essere 24 frame al secondo che corrispondono ad una velocità di passaggio della pellicola di fronte al gate di 456 mm/s.

Il 24 è un numero comodo: è divisibile tre volte per ed una per 3. Così si sa che in mezzo secondo ci sono 12 frame, in ¼ di secondo ce ne sono 6 e, in più, permette di avere una percezione del movimento abbastanza fluida. Tuttavia la velocità di proiezione in sala fu fissata a 48 fps, poco sopra a 46, la soglia che Thomas Edison aveva individuato per evitare l’affaticamento degli occhi. Per creare in sala 48 lampi senza alterare la velocità delle pellicole a 24 fps, si usavano proiettori a doppia o tripla lama che moltiplicavano la frequenza dei fotogrammi coniugando i 48 lampi con la velocità delle pellicole da 24 fotogrammi per secondo.

Proiettore_Cinematografico

OK, ma le TV?

Le TV di gran parte del mondo, che sono basate sugli standard PAL e SECAM, prevedono che i fotogrammi per secondo siano 25 e non 24. In Nord America e Giappone addirittura lo standard NTSC ne prevede 30. Questa grande differenza è legata alle caratteristiche della distribuzione elettrica, che viene erogata a frequenze di 50 o 60Hz. Qui in Italia si usa il PAL, proprio perché la corrente alternata genera 50 impulsi al secondo, utili a proiettare 25 immagini al secondo.

Eureka! E’ per questo che per trasportare le pellicole cinematografiche in versione TV (PAL/SECAM), è necessario velocizzarle e correggerne opportunamente l’audio! Di conseguenza lo stesso film, in TV, dura un po’ meno, precisamente il 4% in meno (=1/25). 

pellicolaPer sapere di quanti minuti si accorcia un film in TV basta dividere la durata in minuti del film al cinema per 25.

E per l’NTSC come si fa?

La variazione di velocità è quasi impercettibile nel PAL, ma dove c’è lo standard NTSC, come negli States, accelerare sino a 30 fps renderebbe i movimenti troppo veloci, con effetti disastrosi! Per questo si usa la tecnica del pulldown, che fonde gruppo di 4 frame cinematografici in 5 quadri televisivi.

In realtà, oggi accelerare il framerate è una pratica sempre meno utilizzata anche per le trasposizioni televisive in PAL, e nei fllm più recenti si preferisce la tecnica del pulldown. Così facendo si mantiene la durata originale ed audio pulito, senza distorsioni.

Domande? Alla prossima!

A.

Grazie a Stefano Melis per il suo preziono aiuto nello sviluppare questo argomento.

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