Cosa succede quando si cerca di spezzare in due uno spaghetto crudo? Beh, semplice: accade che non si rompe mai in due! Abbiamo provato a riprendere a 120 fotogrammi al secondo uno spaghetto mentre si spezzava, ecco il video:
A studiare approfonditamente questo fenomeno sono stati Basile Audoly e Sebastien Neukirch (Université Pierre et Marie Curie, Parigi), che nel 2006 si sono aggiudicati il premo IgNobel per la fisica proprio grazie a questa ricerca: Fragmentation of Rods by Cascading Cracks: Why Spaghetti Does Not Break in Half – Basile Audoly and Sebastien Neukirch, Physical Review Letters, vol. 95, no. 9, August 26, 2005, pp. 95505-1 to 95505-1.
Sebbene per noi Italiani rompere gli spaghetti prima di cuocerli sia uno dei più efferati crimini culinari, il problema dello spaghetto spezzato ha incuriosito molti scienziati, tra cui il fisico premio Nobel statunitense Richard Feynman.
Se si afferra uno spaghetto crudo per le due estremità e lo si piega, lo spaghetto si spezzerà in 3, 4 o anche più parti. Mai in 2! Sembra una cosa sorprendente ma accade per davvero, provare per credere!
Se riuscissimo ad osservare la dinamica della rottura ad altissima velocità, vedremmo che in realtà in un primo momento lo spaghetto si rompe effettivamente solo in 2 pezzi. Questa prima rottura genera immediatamente delle onde flessionali che percorrono i due tronconi e ne aumentano localmente la curvatura. A questo punto da qualche parte lungo i frammenti avviene un’altra frattura, che a sua volta potrà generarne delle altre e così via, in cascata, fino al rilassamento.
Il modello elaborato da Audoly e Neukirch è basato sulle equazioni di Kirchhoff ed è stato validato con rigorose prove sperimentali.
Prevedere dove avverrà la prima frattura è molto difficile e dipende dalla struttura fisica di ogni spaghetto. I due scienziati hanno aggirato il problema, validando il loro modello con l’esperimento della “catapulta”, che consiste nel piegare uno spaghetto fino alla curvatura limite per poi rilasciarlo improvvisamente, così da simulare il “colpo di frusta” che avviene su un mezzo-spaghetto, immediatamente dopo la prima rottura.
Come vi dicevo, questo studio è valso ai due scienziati il priemo IgNobel per la fisica nel 2006. Se volete sapere di più, vi lascio qualche in link qui in calce. Ora però vi saluto, non so come mai ma mi è venuta un’irrefrenabile voglia di spaghetti al ragù…
A presto!
[1] – Fragmentation of rods by cascading cracks: why spaghetti do not break in half
[2] – How bent spaghetti break
[3] – L’equazione degli spaghetti